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Dal Trek N°30 ( aprile 2002)

13 gennaio 2002

Dora Tanzi

Timmari e la diga di San Giuliano

  Partenza alle ore 8. Guida Rocco Trigiante. Giornata bella!! Compagni di viaggio: Rocco Trigiante, Antonella Ortalizio  più Marco Valletta.

-Ore 9: sosta al Bar shopping sulla strada Altamura-Matera.

Nel bar un tizio di circa sessanta anni, di nome Giovannino, attacca bottone e nella chiacchiera mi dichiara: <<Ho rimasto solo!!>>…che vuol dire?

Alle ore dieci arriviamo al Bosco di Timmari; affrontiamo la prima salita (“dolce”) e c’è gelo sulla strada. R. Trigiante è alle prese con le cartine e il GPS, aiutato, per modo di dire, da R. Laviola che si distrae!! Si distrae!! Si distrae!!

Teresa commenta preoccupata: -Oggi ci perderemo!

Teresa, più avanti…ah sì, qui si sente il profumo di  resina! Questo è il bello delle escursioni, che ci regalano odori, colori ed emozioni.

Camminiamo e da una bella altura avvistiamo la diga di S. Giuliano.

Nino Scattarelli fa  il fotografo. Prima foto di gruppo! Siamo tutti in posa!

-Ore 11. Arriviamo in cresta al monte S. Salvatore, a m 443 di altezza, e troviamo una bella chiesetta di pietre, in restauro, la cui abside è esposta (come vuole la regola) ad est per illuminare l’ostensorio, quando sorge il sole. La chiesa domina tutta la vallata, che offre alla nostra vista il panorama di Matera dietro, e di La Martella avanti.  Accanto alla chiesa si evidenzia un vecchio cimitero con tombe di età classica ellenistica e di età arcaica del VII-VI secolo a.Cristo.

Questa necropoli si trova all’interno del parco archeologico di Timmari, località S. Salvatore.

-Ore 14. Arrivo e sosta alla diga di S. Giuliano dove si immette il fiume Bradano.

Rocco Laviola mi offre la pizza di spinaci  e ricotta fatta da mammà: è buona; R. Trigiante offre un primitivo eccezionale ed io apprezzo!!

-Durante l’escursione, ovviamente si chiacchiera e Nicoletta la bionda con i capelli ricci al vento, mentre cammina affaticata, esordisce: “Io faccio a periodi”…aaa… le escursioni ! Noi accogliamo questa sua intima confidenza, siamo amici, vero?

Ore 16. R. Trigiante incomincia a dare segni di preoccupazione, legge e rilegge la cartina, consulta il GPS e noi siamo ancora nel bosco. Qualcuno dietro se la prende comoda e Rocco, a questo punto,  fa sentire la sua autorevolezza e chiama all’ordine le pecorelle pigre!!

-Ore 16:15. li mortacci della salita, mai finisce! Non è molto ripida, ma è continua e per giunta la dobbiamo fare in fretta per paura di trovarci nel bosco quando verrà buio. Ma che bel tramonto  però! Il sole, grandissimo, si vuole nascondere dietro ai fantasmi degli alberi che si neutralizzano in un colore grigio-celeste il quale avvolge tutta la collina.

-Siamo sfiniti e preoccupati dell’arrivo del buio e dei cacciatori i quali, nonostante le mie grida, rompono il silenzio del bosco a discapito delle nostre teste.

R. Trigiante è sempre più preoccupato e corre, corre, corre avanti per stimolare il gregge ad essere più veloce, ma che vuoi fare? Solo bestemmiare, imprecare, svestirsi perché siamo sudati; ricoprirsi perché c’è vento e dire: maledetta me che ancora una volta ci sono cascata! Chi me l’ha fatto fare!! Potevo starmene a casa comoda di fronte ad un bel piatto di pasta al forno del pranzo domenicale!

-Ore 16:45. Siamo ancora nel bosco, diretti a Timmari paese e noi escursionisti di cazzo siamo sprovvisti di torce e fischietti, nonostante le ripetute raccomandazioni tecniche del direttore delle escursioni.

-Ore 16:55. Finalmente siamo a Timmari; ci accolgono i cani che abbaiano e che sono nel giardino di una villetta disabitata. Bell’accoglienza!

Gran sospiro di sollievo. Bravo Rocco Trigiante, sei riuscito a portare le tue pecorelle fuori dal guado!

A questo punto ritorna la mia allegria e mi propongo  di recuperare un buon caffè a costo di andare a bussare come pellegrina casa per casa! Gesù diceva: bussate e vi sarà aperto e chi vi racconta crede profondamente in questo monito.

-Ore 17:15. Passa un tizio con la sua macchina e io gli chiedo un caffè. Lui, gentilissimo, accogliente e disponibile, ci ha offerto di andare a prenderlo a casa sua. Dietro front! Siamo andati  tutti alla casa di Damiano (questo è il suo nome). Potevamo mai scontentarlo? Come vedete, al momento opportuno, noi escursionisti sappiamo essere estremamente disponibili e comunicativi.

 Ha acceso subito un bel fuoco, ci ha fatto un buon caffè e si è mostrato molto attento alle attività del CAT. Si è dichiarato disponibile ad organizzarci una grigliata a casa sua nel caso in cui si organizzasse un’altra escursione nei paraggi.. L’ho invitato a raggiungerci in sede per consolidare questo incontro.

Mi ha anche dato il suo cellulare…E’ stato un incontro spontaneo, bello, autentico e genuino e non ho potuto fare altro che baciarlo!!… Se lo meritava proprio!!! Lui ha apprezzato, e questo è bello!!!

-Ore 17:45. Salutiamo Damiano e ci rechiamo alle macchine;  ormai è buio pesto. In lontananza fa capolino qualche lampada del paese ed il cielo è stupendamente stellato su di noi.

Ebbene sì! Ci siamo sentiti così ispirati che, in coro, abbiamo incominciato a cantare la canzone…sotto un manto di stelle, Timmari bella mi appare…solitario al mio amor…

Bella escursione! Bella compagnia! Bell’incontro…arrivederci alla prossima!

 

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